Galimberti (Unci) sui fatti di Ostia: insufficiente la tutela dei cronisti

La proletarizzazione del lavoro spinge al fronte del rischio massimo i giornalisti non contrattualizzati, anche in aziende strutturate e di Stato come la Rai

di Alessandro GalimbertiPresidente Unci

I gravissimi fatti di Ostia – con l’aggressione violenta al giornalista Daniele Piervincenzi e al film-maker Edoardo Anselmi, della trasmissione di Rai2 Nemo, da parte di Roberto Spada della nota famiglia locale – impongono una riflessione definitiva sull’emergenza informazione in Italia.

Da anni l’Unci invoca una presa di posizione del Parlamento e del Governo sull’insufficienza delle norme a tutela dell’integrità fisica, e prima ancora morale, dei cronisti impegnati a fare informazione seria e indipendente.

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Unci e Fnsi al Giardino della Memoria

Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha partecipato lunedì 19 giugno a Palermo alla presentazione del depliant informativo dedicato al Giardino della Memoria e curato dall’Unione nazionale cronisti italiani. L’incontro si è svolto nella sala convegni dell’Associazione siciliana della Stampa.

Al termine dell’incontro Giulietti ha raggiunto il Giardino della Memoria dove è stato accolto dal presidente nazionale dell’Unci, Alessandro Galimberti, dal vice-presidente nazionale, Leone Zingales, e dal presidente regionale dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo.

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Rinasce il Gruppo cronisti piemontesi, eletto presidente Massimiliano Peggio

Rinasce il Gruppo cronisti piemontesi. L’assemblea costitutiva della articolazione nordoccidentale dell’Unione nazionale cronisti italiani ha avuto luogo a Palazzo Ceriana-Mayneri, sede dell’Asssostampa subalpina, dell’Ordine regionale dei Giornalisti e del Circolo della Stampa, alla presenza del segretario regionale dell’Assostampa, Stefano Tallia.

Una quindicina i cronisti che hanno deciso di aderire al Gruppo di specializzazione, che per i prossimi 4 anni sarà guidato dal collega de La Stampa Massimiliano Peggio, 46 anni, eletto per acclamazione. Peggio sarà coadiuvato dal vice-presidente, Andrea Monticone, cronista di Cronacaqui, e dalla tesoriera Federica Cravero, cronista di Repubblica.

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Galimberti (Unci): «Riforma della diffamazione, via le maximulte»

Indispensabile rivedere il sistema delle pene pecuniarie per i giornalisti, «vero bavaglio alla libertà di informare»

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Il presidente dell’Unci, Alessandro Galimberti

«La riapertura del percorso parlamentare del ddl sulla diffamazione, annunciata oggi dal presidente della commissione Giustizia del Senato, Nino D’Ascola, è un’occasione imperdibile per rimediare ai tanti errori dell’intervento legislativo da troppi anni giacente in Parlamento».

Lo ha dichiarato il presidente dell’Unione nazionale cronisti (Unci), Alessandro Galimberti, a margine del convegno sulle querele temerarie organizzato dalla Federazione nazionale della stampa e da Articolo 21.

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Federica Angeli denuncia Beppe Grillo per istigazione all’odio. L’Unci: basta con il linciaggio organizzato, più protezione per i cronisti

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Federica Angeli

L’Unione nazionale cronisti esprime piena solidarietà e appoggio alla collega Federica Angeli, che questa mattina ha denunciato Beppe Grillo per i nuovi, intollerabili attacchi via social scatenatile contro dal capo del M5S.

Come al solito l'”accusa” è di aver scritto la verità, in questo caso descrivendo la composizione del presunto ordigno recapitato al vicesindaco di Roma.

Non è la prima volta che il Movimento attacca a testa bassa e senza scrupoli Federica.

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Cronisti, il Prefetto di Milano a Unci e Odg Lombardia: “Massima attenzione alle intimidazioni sui social network”

Prefetto 1“In Italia non può esistere censura nei confronti della stampa. Certo, nel pieno rispetto dei ruoli e dell’autonomia di ciascuno, può essere opportuna una riflessione comune su come vengono diffuse talune notizie. In merito alle intimidazioni e alle minacce via web nei confronti dei giornalisti, mi impegno ad attivare sia il Questore sia la Polizia postale a una adeguata vigilanza, con particolare attenzione al fenomeno dei social network”.

Così il Prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, che questa mattina ha incontrato il presidente dell’Unione nazionale cronisti italiani (Unci), Alessandro Galimberti, e il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia (Odg Lombardia), Gabriele Dossena.

L’incontro si è reso necessario dopo l’escalation di intimidazioni e minacce subite da alcuni cronisti segnalate allo “sportello cronaca” dell’Ordine lombardo. Dei 142 casi di intimidazioni e minacce in Italia, 14 casi (con 22 giornalisti coinvolti) si sono registrati in Lombardia, solo nei primi cinque mesi del 2016.

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La Cassazione conferma la condanna di Flavia Mosca Goretta. Galimberti (Unci): aberrazione giuridica che ignora la Costituzione e il Codice penale

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Flavia Mosca Goretta, collaboratrice di Radio Popolare

La collaboratrice di Radio Popolare Flavia Mosca Goretta è stata condannata in via definitiva a una pena pecuniaria di 100 euro per aver cercato notizie sulle manifestazioni di protesta degli attivisti “NoTav” in Val di Susa

di Alessandro Galimberti – presidente Unci (Unione nazionale cronisti italiani)

La conferma della condanna di Flavia Mosca Goretta – accusata di essersi introdotta in una manifestazione non autorizzata per acquisire informazioni “che avrebbe potuto ottenere in altro modo” (!) – è un segnale sinistro per l’informazione.

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Galimberti (Unci) su Riina jr a Porta a Porta: inaccettabile non ricordagli anche i giornalisti uccisi dalla mafia

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Il presidente dell’Unci, Alessandro Galimberti

Il punto non è invocare la censura preventiva – sempre sbagliata in una democrazia compiuta  – ma piuttosto l’utilizzo della professione e del ruolo che essa dà.

È inaccettabile trattare il figlio di Riina come ingenuo rampollo di una famiglia normale, dimenticando tra l’altro di ricordargli che lui stesso è stato condannato per mafia. Come è inaccettabile dimenticare di ricordargli che tra le centinaia di omicidi commissionati dai cosiddetti corleonesi, oltre a magistrati appartenenti alle forze dell’ordine, ci sono anche giornalisti che si opponevano all’omertà imperante e all’ovvietà della convenienza. E dietro quel fiume di sangue ci sono famiglie normali, quelle sì, oltraggiate una volta di più.

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Inpgi, nel Cda del 28 gennaio ok a disinvestimenti già effettuati, l’ultimo conferimento di immobili al Fondo e un lungo elenco di “contributi” (pre-elettorali?) da elargire

imageConferimento della quarta e finale tranche di immobili al Fondo “Giovanni Amendola”. Approvazione di delibere presidenziali su disinvestimenti decisi ed effettuati a dicembre. Pioggia di contributi a organizzazioni varie, compresa l’Usigrai, l’Ungp e il Gruppo cronisti della Lombarda.

L’ultimo colpo di mano della gestione del presidente Andrea Camporese e del suo Consiglio di amministrazione andrà in scena all’Inpgi domani, giovedì 28 gennaio. A meno di un mese dalle elezioni per il rinnovo degli organismi, il Cda si riunisce per decidere appunto su un lungo elenco di questioni. Per distribuire prebende e regalie. E mettere ulteriori ipoteche sui vertici che verranno e sui conti che troveranno (in fondo, l’ordine del giorno della riunione).

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Galimberti (Unci): un altro cronista minacciato di morte, necessarie punizioni esemplari, immediate ed effettive per i responsabili

imagedi Alessandro Galimberti

L’Unci esprime la piena solidarietà al collega Vittorio Buongiorno del Messaggero, destinatario di una pesantissima minaccia di morte da parte di Gianluca Tuma, arrestato nell’ambito dell’inchiesta su una potente organizzazione criminale nel Pontino.

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Nuove minacce ai cronisti. L’Unci: una legge per proteggere chi lavora e punire chi intimidisce. Il contrario di quanto accade oggi

Alessandro Galimberti
Alessandro Galimberti

di Alessandro GalimbertiPresidente Unci

Il nuovo episodio di intimidazione al collega Riccardo Coletti della Stampa – minacciato da due sconosciuti per le sue indagini sul caporalato nelle vigne dell’Astigiano, dopo aver subito un danneggiamento dell’auto – rende sempre più urgente un intervento legislativo a tutela dei cronisti, intervento che prenda atto della intollerabile escalation di aggressioni dirette, indirette, fisiche e virtuali a loro danno.

Perché mentre il legislatore continua a concentrarsi – nei disegni in gestazione – su come restringere il perimetro della cronaca e su come aumentare la punibilità di chi ha solo il torto di raccontare la realtà ai cittadini/elettori, oggi con le regole in vigore chi ha minacciato Riccardo rischia una condanna meno che simbolica

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Cronista minacciato su Fb dal fratello del boss mafioso. Galimberti (Unci): “Urgente intervenire per legge”

Pubblichiamo il comunicato a firma del presidente dell’Unci (Unione nazionale cronisti italiani), Alessandro Galimberti, diffuso oggi dalla Fnsi, sulle minacce via web giunte al cronista e direttore del quotidiano online “la Spia”, Paolo Borrometi, da Giombattista Ventura, fratello del boss mafioso di Vittoria.

imagedi Alessandro GalimbertiPresidente Unione nazionale cronisti italiani

Ancora minacce gravissime via social network a giornalisti colpevoli solo di svolgere correttamente il proprio lavoro. Questa volta è toccato a Paolo Borrometi, cronista e direttore del giornale online “la Spia“, preso di mira da Giombattista Ventura, fratello del boss mafioso di Vittoria.

“Ti scippo la testa, sarò il tuo incubo!” uno degli avvertimenti più chiari lasciati sull’account Facebook del giornalista, che da due anni vive sotto scorta per aver denunciato la mafia di Ragusa.  In un articolo pubblicato sul quotidiano online locale, Borrometi spiega che Ventura dirige un’agenzia di pompe funebri senza avere mai ottenuto nessuna licenza né permesso. Qualche ora dopo la pubblicazione sono arrivate le pesantissime minacce di morte da uno dei boss più pericolosi della zona.

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Galimberti (Unci) su intercettazioni, privacy e diritto di cronaca: “I rischi di una legge delega sbagliata, inutile e sospetta”

Pubblichiamo la dichiarazione in merito alla legge delega sulle intercettazioni rilasciata dal Presidente dell’Unci, Alessandro Galimberti, e diffusa dalla Federazione nazionale della stampa.

Alessandro Galimberti
Alessandro Galimberti

di Alessandro Galimberti Presidente Unione nazionale cronisti italiani

La legge delega C. 2798-A al vaglio della Camera dei deputati riguardante tra l’altro Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive mostra ancora una volta i limiti di un legislatore incoerente e schizofrenico, per non dire impreparato, sul rapporto tra (presunta) privacy e diritto di cronaca.

L’emendamento sul divieto di registrazioni tra presenti, che nonostante le smentite potrebbe colpire anche le telecamere nascoste del giornalismo d’inchiesta, è tecnicamente sbagliato perché:

1) Le registrazioni tra presenti sono pienamente legittime e utilizzabili nei processi – anche a prescindere dalla questione giornalistica – tutte le volte che siano utili a dimostrare la commissione (o il tentativo) di un reato. La Cassazione si è più volte pronunciata sul punto, estendendo qui l’applicazione dell’articolo 266 del codice di procedura penale

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