Stagione finita per il Circolo della Stampa di Milano a Palazzo Bocconi? Nessuna parola ufficiale è stata ancora pubblicamente pronunciata. Ma la notizia dello sfratto intimato dalla Fondazione Bocconi alla Centro di servizi congressuali Circolo della Stampa srl, che gestisce autonomamente le attività commerciali e il personale ed è stata messa in liquidazione dal maggio 2015, circola da mesi (leggi qui). E il destino della “casa culturale” del giornalismo milanese in corso Venezia 48 è oramai segnato dai debiti accumulati complessivamente dalla srl, non troppo distanti da un milione e mezzo di euro. L’unico dubbio rimarrebbe la data dell’addio: settembre o dicembre?
Il velo sulla verità dovrebbe essere finalmente sollevato nel Consiglio direttivo dell’Associazione lombarda dei giornalisti (che controlla la Centro servizi congressuali con il 54,1%) convocato per venerdì 15 luglio, che al secondo punto dell’ordine del giorno riporta “aggiornamento situazione Circolo della Stampa/centro servizi congressuali“.
Nei giorni scorsi, si è invece tenuta una riunione per concordare una posizione comune tra il gruppo sindacale di Stampa Democratica, a cui fa capo il presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti e del Circolo della Stampa, Paolo Perucchini, e il Movimento Liberi Giornalisti di Giuseppe Gallizzi, che insieme governano l’Alg e (da sette mesi) anche il Circolo. Mentre i dipendenti della Centro servizi – che pagheranno il costo più pesante e triste per il disastro dei conti della srl – sarebbero già stati informati dell’epilogo di una storia cominciata nel 2011 con il trasloco a Palazzo Bocconi.