Unci e Fnsi al Giardino della Memoria

Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha partecipato lunedì 19 giugno a Palermo alla presentazione del depliant informativo dedicato al Giardino della Memoria e curato dall’Unione nazionale cronisti italiani. L’incontro si è svolto nella sala convegni dell’Associazione siciliana della Stampa.

Al termine dell’incontro Giulietti ha raggiunto il Giardino della Memoria dove è stato accolto dal presidente nazionale dell’Unci, Alessandro Galimberti, dal vice-presidente nazionale, Leone Zingales, e dal presidente regionale dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo.

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Inpgi, chi ha votato (e chi no) i 230 mila euro della presidente

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La presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni

La partita si è chiusa 36 a 17, più 3 astenuti. E il risultato è oramai noto: indennità confermata a 230 mila euro per la presidente Marina Macelloni, compensi limati di un risicatissimo 5% per gli altri componenti giornalisti degli organi collegiali, via il gettone di presenza da 80 euro, stop ai rimborsi spese per gli amministratori che risiedono a Roma e provincia, alcuni tagli ai rimborsi spese per tutti. Ma questi numeri raccontano poco, del dibattito di tre ore che si è svolto martedì 7 giugno al Consiglio generale dell’Inpgi. E ancora meno dicono sugli umori che attraversano una maggioranza già meno solida di due mesi fa.

Partiamo dai nomi. I giornalisti, sui social network e con telefonate e messaggi personali, rivendicano il diritto di conoscere chi tra i consiglieri generali si è espresso a favore, e chi contro, la delibera sui compensi. Chi ha presentato i tre emendamenti e com’è andato il voto. Vogliono trasparenza, insomma, sulle scelte di colleghe e colleghi che hanno eletto a febbraio. E hanno ragione a pretenderla. Chissà perché, però, solo chi ha detto no lo ha dichiarato pubblicamente. Nonostante una votazione avvenuta a scrutinio palese e per chiamata nominale. Ma capire chi si è espresso come è comunque possibile.

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Inpgi-La Svolta: trasparenza, competenza e serietà per riportare il sereno sulle nostre pensioni. Fronte unico in tutta Italia con Inpgi Futuro

100876-227Un fronte unico, in tutta Italia, per riportare il sereno sulle pensioni dei giornalisti italiani. Per ricostruire con trasparenza, competenza e serietà la solidità dell’Inpgi. Per mandare a casa gli autori di una politica scellerata, che ha privilegiato operazioni finanziarie discutibili e dubbie e ha ridotto in ginocchio i conti del nostro Istituto di previdenza. Perché nessuno possa più mettere le mani sull’Ente, dissipare il suo patrimonio e attentare alla tranquillità del nostro domani.

La formazione Inpgi-La Svolta, nata su iniziativa di Unità Sindacale e della corrente Mil-Movimento Informazione e Libertà (portavoce Franco Abruzzo), fa asse con le liste di Inpgi Futuro alle prossime elezioni per il rinnovo degli organismi dell’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, che si terranno dal 22 al 28 febbraio 2016.

Ecco i nomi delle colleghe e dei colleghi di Inpgi-La Svolta e di Inpgi Futuro candidati per il Consiglio generale (giornalisti attivi e pensionati), il Comitato amministratore dell’Inpgi2, i Sindaci della Gestione principale e di quella Separata.

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Fnsi, la maggioranza fa spazio a un pezzo delle opposizioni per eleggere Giulietti. Ma il vero obiettivo è silenziare lo scandalo Inpgi-Sopaf

imagedi Sergio Stella

Spazio a un pezzo delle opposizioni. Per eleggere Beppe Giulietti presidente della Fnsi e, soprattutto, fare quadrato intorno agli attuali assetti dell’Inpgi e al presidente dell’Istituto, Andrea Camporese, sulla cui testa pende la richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Milano per corruzione e truffa aggravata ai danni della Cassa di previdenza dei giornalisti italiani (leggi qui).

C’è molto di diverso dalla motivazione di facciata di una maggiore unita del sindacato, dietro l’allargamento della maggioranza alla compagine di Stampa libera e indipendente, che al Congresso di Chianciano era schierata con veemenza e determinazione contro la scelta di Raffaele Lorusso come segretario generale, al punto da contrapporgli come candidato il suo leader Carlo Parisi. Raccogliendo il consenso di 70 voti tra tutti coloro che si opponevano all'”accorduni” (copyright del consigliere nazionale calabrese Luciano Regolo nel suo pezzo post-Congresso da leggere qui, insieme con la cronaca riportata qui) voluto da Camporese e appoggiato dall’ex segretario Fnsi Franco Siddi (ora consigliere di amministrazione della Rai).

Le ragioni vere vanno ricercate dalle parti di via Nizza. Come dimostrano i racconti delle riunioni preparatorie e delle manovre in corso.

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Uffici stampa: il Sindacato siciliano contro i sindaci “furbetti”. Quei “singolari” casi di Gela e Caltanissetta

Luigi Ronsisvalle
Luigi Ronsisvalle

A Gela il Comune cerca un capo redattore ma freelance. A Caltanissetta, sempre il Comune, che ha già alle sue dipendenze un addetto stampa, ha assegnato per cinque mesi l’incarico di esperto della comunicazione a un giornalista assunto da un altro ente pubblico. Sono i due casi “singolari” arrivati in questi giorni dalla Sicilia sul fronte sempre molto caldo degli uffici stampa della Pubblica amministrazione, il primo dei quali segnalato a Ferragosto dal sito giornalistitalia.it. Talmente singolari, e contrari a leggi, accordi e contratti di lavoro, da indurre l’Associazione Siciliana della Stampa a pubblicare sul proprio sito e diffondere, d’intesa con l’Ordine regionale e il Gus (Gruppo uffici stampa), una severa presa di posizione, che pubblichiamo integralmente di seguito.

Nella nota, il Sindacato guidato da Alberto Cicero ricorda “che in Sicilia è tutt’ora in vigore, e non è mai stato abrogato, il decreto del Presidente della Regione siciliana, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 54 del 16 novembre 2007, che recepisce l’esito della contrattazione collettiva prevista dal comma 1 dell’articolo 127 della legge regionale n. 2 del 26 marzo 2002″. Ovvero la norma che ha recepito la legge 150 del 2000 sugli uffici stampa della Pubblica amministrazione.

La nota sottolinea inoltre come il contratto, firmato nell’ottobre 2007 all’assessorato alla Presidenza della Regione da Anci Sicilia e Urps e dall’Assostampa siciliana con la Fnsi, rappresentata dal segretario generale aggiunto Luigi Ronsisvalle, definisca “i profili professionali del personale giornalistico componente degli Uffici stampa di tutti gli Enti sottoposti al controllo della Regione”.

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Il welfare dei giornalisti ai tempi della crisi: le foto del dibattito al Circolo della Stampa

Pubblichiamo le immagini di alcuni momenti del corso di formazione dal titolo “Il welfare ai tempi della crisi: ammortizzatori sociali, pensioni, salute, nuove tutele per i freelance“ che si è tenuto ieri al Circolo della Stampa di Milano, organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia e dell’Ordine nazionale dei giornalisti

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