I giornalisti non possono andare in pensione a 70 anni. La Cassazione: valgono i 65 anni previsti dall’Inpgi

imageI giornalisti non possono andare in pensione a 70 anni. A meno che non raggiungano un accordo con l’azienda. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione, a Sezioni unite, che si è espressa proprio su una controversia che coinvolgeva un collega, ma andando poi ben oltre la singola vicenda.

La notizia arriva dal Sole 24 Ore, in un articolo a firma Maria Carla De Cesari e Giampiero Falasca, ed è un cambiamento importante (e dirompente) – non solo per i giornalisti – rispetto all’interpretazione che era stata finora data alla norma prevista dalla legge SalvaItalia e voluta dal ministro Elsa Fornero.

La possibilità di andare in pensione a 70 anni costituisce infatti un “incentivo” alla prosecuzione del lavoro correlato direttamente all’introduzione delle regole sull’innalzamento dell’età per la pensione di vecchiaia in base all’aspettativa di vita, e non un diritto “assoluto” del lavoratore. E in ogni caso questa norma vale per l’Inps, ma non anche per gli Enti privatizzati, tra cui appunto l’Inpgi, che hanno propri ordinamenti e proprie regole.

In particolare, l’Inpgi fissa (per il momento) a 65 anni l’età per la pensione di vecchiaia, e il Contratto nazionale Fnsi-Fieg prevede che, raggiunto quel limite, l’azienda possa interrompere il rapporto di lavoro. Inoltre, l’Istituto dei giornalisti non applica (e non applicherà neppure con la riforma, su cui si devono ancora pronunciare i ministeri vigilanti, del Lavoro e dell’Economia) la variabile dell’aspettativa di vita per l’innalzamento dell’età pensionabile.

Presentare la domanda per restare al lavoro oltre il limite dell’età pensionabile non significa nemmeno garantirsi l’estensione della tutela da articolo 18, e per deduzione anche dal possibile coinvolgimento in stati di crisi e, per esempio, dal prepensionamento. Solo chi raggiunge un accordo con l’azienda per la prosecuzione del rapporto di lavoro fino a 70 anni, insomma, si mette al riparo da un licenziamento ingiustificato.

La domanda – da profani – a questo punto è: quali altre norme volute dalla Fornero non si applicano ai giornalisti?

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