#CrisiInpgi1 Appello a Macelloni e Lorusso: chiarezza sul futuro

Apriamo il dibattito tra i giornalisti: 106 colleghi eletti negli organismi di categoria in tutta Italia scrivono alla presidente dell’Istituto di previdenza e al segretario generale Fnsi

Le lettere inviate per conoscenza anche al Cda, al Collegio dei sindaci e al governo. È necessaria la «conoscenza di tutti gli elementi indispensabili per avere, in un contesto di chiarezza assoluta, un quadro della situazione quanto più delineato, definito e chiaro possibile». Ed è «quanto mai opportuna la convocazione in tempi rapidi del Consiglio generale» dell’Ente

Oltre cento giornalisti di tutta Italia, eletti nelle istituzioni di categoria (Inpgi, Fnsi, Ordine, Casagit, Fondo di pensione complementare) hanno scritto una lettera alla presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni, per esprimere la preoccupazione loro e dell’intera categoria sulla tenuta dei conti dell’Istituto di previdenza, specie alla luce della sospensione del commissariamento fino al prossimo novembre deciso dal governo (leggi qui).

I giornalisti chiedono di conoscere quali ipotesi siano allo studio del Cda dell’Inpgi nell’ottica di eventuali tagli alle prestazioni e di maggiori entrate, mentre i consiglieri generali dell’Istituto sollecitano la presidente a convocare in tempi solleciti il consiglio generale proprio perché i problemi sul tappeto e le eventuali soluzioni da proporre ai ministeri vigilanti siano noti a tutti e sia possibile un’ampia discussione.

La lettera indirizzata alla presidente Macelloni è stata inviata per conoscenza, oltre che all’intero cda e agli organi di controllo interni dell’Istituto, anche al sottosegretario all’Editoria e ai titolari dei ministeri vigilanti.

 Gli stessi giornalisti hanno scritto inoltre al segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, anche nella sua veste di componente del Cda dell’Inpgi dove siede in rappresentanza della categoria, sottolineando come «le difficili soluzioni che si profilano non possano prescindere da un’assunzione di responsabilità dell’intera classe dirigente», con l’obiettivo di «tutelare i diritti e gli interessi di tutta la categoria di fronte a un passaggio essenziale, in un contesto di massima trasparenza». Ancora, i giornalisti chiedono al segretario del sindacato «di mettere subito in campo tutte le misure di natura sindacale che possano incidere sul miglioramento dei conti dell’Inpgi».

Ecco i testi integrali delle due lettere.

LETTERA INVIATA ALLA PRESIDENTE DELL’INPGI, MARINA MACELLONI
(e, per conoscenza, al Consiglio di amministrazione Inpgi,
al Collegio dei Sindaci Inpgi, al sottosegretario all’Editoria on. Vito Crimi,
ai Ministeri vigilanti, al segretario generale Fnsi Raffaele Lorusso
)

marina macelloni
Marina Macelloni, presidente Inpgi

Gentile Presidente,

preso atto della situazione in cui versa l’Inpgi, in qualità di consiglieri generali dell’Istituto, di consiglieri nazionali della Fnsi e di eletti nelle diverse istituzioni di categoria, ti esprimiamo la forte preoccupazione nostra e dei colleghi che guardano con viva apprensione al futuro dell’Istituto.

Siamo convinti che il momento richieda una presa di coscienza di tutti e che le difficoltà in cui versa l’Istituto non possano prescindere da una assunzione di responsabilità collettiva, in particolare adesso che il governo ha deciso di sospendere il commissariamento fino ad ottobre imponendo nel contempo l’avvio di una pesante manovra.  Ti chiediamo di essere messi al più presto a conoscenza di tutti gli elementi indispensabili per avere, in un contesto di chiarezza assoluta, un quadro della situazione quanto più delineato, definito e chiaro possibile. Per questi motivi riteniamo che sia quanto mai opportuna la convocazione in tempi rapidi del Consiglio generale, utile a spiegare nel dettaglio tutte le ipotesi di intervento cui il Cda pensa di ricorrere e che intenderà successivamente sottoporre all’attenzione dei ministeri vigilanti.

Il bilancio 2018, approvato ad aprile, fotografa la situazione ferma a più di sei mesi fa. Per riflettere e ragionare occorrono alcuni dati attuali (anche alla luce delle novità legislative) che al momento non sono nella disponibilità e nella conoscenza di tutti noi e che pertanto ti chiediamo di avere:

1) A quanto ammonta ad oggi la liquidità di cassa dell’Istituto e per quanto tempo esiste la certezza di potere garantire il regolare pagamento delle pensioni in essere?

2) Qual è l’attuale valore del patrimonio immobiliare? Quante sono le case ancora non vendute e quante sono quelle sfitte?

In un’ottica di possibile incremento delle entrate contributive in tempi brevi, vorremmo poi sapere:

1) Quante sono le posizioni dei cococo e delle partite Iva monocommittenti, al netto delle collaborazioni dei pensionati? Queste posizioni potrebbero infatti celare rapporti di lavoro dipendente la cui contribuzione viene sottratta all’Istituto.

2) Quali iniziative sono in corso per il riassorbimento del precariato accertato e per la regolarizzazione contrattuale dei giornalisti, a partire da quelli impiegati nelle testate e nelle reti Rai?

Siamo certi che accoglierai questa nostra lettera come l’onesta espressione di un intento di collaborazione. È per questo che confidiamo in una tua tempestiva risposta scritta ai quesiti posti e, sempre con spirito collaborativo e di condivisione, vorrai procedere alla convocazione urgente del Consiglio generale.

(clicca qui per scaricare in pdf la lettera con tutte le firme dei sottoscrittori)

 

LETTERA INVIATA AL SEGRETARIO GENERALE DELLA FNSI, RAFFAELE LORUSSO
(e, per conoscenza, al presidente Fnsi Giuseppe Giulietti,
alla presidente Inpgi Marina Macelloni
)

raffaele Lorusso
Raffaele Lorusso, segretario generale Fnsi

Caro segretario,

preso atto della situazione in cui versa l’Inpgi, nella nostra veste di consiglieri nazionali della Fnsi e di eletti nelle diverse istituzioni di categoria, ti esprimiamo la forte preoccupazione nostra e dei colleghi che guardano con viva apprensione al futuro dell’Istituto.

Siamo convinti che il momento – in particolare adesso che il governo ha deciso di sospendere il commissariamento fino a ottobre imponendo al contempo l’avvio di una pesante manovra – richieda una presa di coscienza collettiva e che le difficili, eventuali soluzioni che si profilano all’orizzonte non possano prescindere da una assunzione di responsabilità dell’intera classe dirigente. E questo, nella consapevolezza che nessuna diversità di vedute, nessun posizionamento interno prima, durante e dopo il congresso di Levico debba intaccare l’esigenza di tutelare i diritti e gli interessi di tutta la categoria di fronte ad un passaggio essenziale, in un contesto di massima trasparenza. In questo senso, auspichiamo un clima e un grado di interlocuzione più adeguato alla gravità della situazione.

Ti chiediamo pertanto, nella tua veste di segretario generale della Fnsi che siede all’interno del Cda dell’Inpgi in rappresentanza del sindacato unitario dei giornalisti italiani, di essere messi a conoscenza di tutti gli elementi indispensabili per avere un quadro della situazione quanto più delineato, definito e chiaro possibile.

Siamo del resto certi che nessuno dei nostri rappresentanti ai vertici degli istituti di categoria vorrà assumersi la pesante responsabilità di future decisioni senza un approfondito confronto su tutti i punti della questione.

In questo senso ti chiediamo di sostenere la nostra richiesta di convocazione in tempi rapidi del Consiglio generale dell’Inpgi, utile a spiegare nel dettaglio tutte le ipotesi di intervento che il Cda intenderà successivamente sottoporre all’attenzione dei ministeri vigilanti.

Ti chiediamo anche, nella tua veste di componente del Cda, di rendere noti alcuni dati che, come hai letto per conoscenza nella lettera già inviata alla presidente Macelloni, al momento non sono disponibili e nella conoscenza di tutti noi, relativi alla liquidità di cassa dell’Istituto, al valore del patrimonio immobiliare e al numero di posizioni assicurative all’Inpgi 2 che potrebbero celare rapporti di lavoro dipendente. Nel tuo ruolo di segretario generale della Fnsi, ti chiediamo inoltre di conoscere quali azioni sindacali siano state avviate per contrastare il precariato accertato e per regolarizzare contrattualmente i giornalisti, a partire da quelli impiegati nelle testate e nelle reti Rai.

Siamo certi che intenderai appoggiare la nostra iniziativa che va incontro alle esigenze di conoscenza di tutti i colleghi e che risponderai per iscritto a questa nostra richiesta che, per opportuna conoscenza, viene inviata anche al presidente della Fnsi e alla presidente dell’Inpgi.

(clicca qui per scaricare in pdf la lettera con tutte le firme dei sottoscrittori)

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